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Falcon & Kfir

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Bella foto scattata in Colombia lo scorso 12 Agosto dal Maggiore Matthew Booth durante le esercitazioni Relampago. I velivoli ritratti sono due F-16C del 169th FW della South Carolina ANG e un Kfir C7 dell’111th Squadron delle Forze Aeree Colombiane (Credit: Lockheed Martin/Code One)


Falcon & Fulcrum (1993-96)

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Foto scattate dal Senior Airman Tana R. Hamilton nel Maggio 1995 durante un esercitazione fra F-16 USAF di Aviano AB e MiG-29 Fulcrum della Luftwaffe.

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A Ramstein nel 1993 – Photo: TSgt Gary Tomoyasu

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In Danimarca nel 1996 – Photo: Senior Airman Sean Worrell


Consegnato il primo F-16 alle Forze Aeree Irachene

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Nel corso di una cerimonia tenuta agli impianti della Lockheed Martin di Fort Worth (Texas), lo scorso 5 Giugno e’ stato consegnato ufficialmente il primo dei 36 F-16 ordinati dalle Forze Aeree Irachene (Al Quwwa al Jawwiya al Iraqiya). Nel dettaglio, si tratta di un biposto F-16D Block 52 (Serial Number 1601). Per i piloti iracheni si tratta di un giorno storico, visto che con la consegna dei Viper – che per la cronaca dovrebbe concludersi nell’autunno del 2017 –  la ricostituita aeronautica militare potra’ nuovamente disporre di reparti per la difesa aerea. Gli ultimi voli di aerei da caccia iracheni risalgono infatti al Marzo-Aprile 2003, durante l’assai controversa invasione anglo-americana che pose fine al regime di Saddam Hussein. L’Iraq e’ il 27° cliente del texan fighter per eccellenza, la cui produzione ha superato dopo 40 anni le 4540 unita’  (Photo credit: Lockheed Martin).

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Nota: I Falcon iracheni verranno dislocati presso la base aerea di Balad, a Nord di Baghdad.

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Shiny Diamonds

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Non c’e’ niente da fare, gli  Heritage Flight sono sempre uno spettacolo.
In questa immagine possiamo osservare un F-86, un P-51, un P-47 e infine un F-16.

(U.S. Air Force photo).

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Mustang, Sabre e Raptor
(Photo: flyvertosset via FlightGlobal Air/Space)


The Mole is Back!

In queste ultime settimane mi sono imbattuto in una marea di articoli inerenti il ritorno di apparati IRST (Infra-red Search and Track) nei caccia statunitensi. La cosa che mi ha fatto piu’ sorridere e’ che alcuni giornalisti ne hanno parlato come di una novita’, quando in realta’ sono circa 60 ANNI che questi sistemi si vedono a bordo di aerei. Anzi, furono proprio gli yankee a installarli per primi. Gli IR seeker, infatti, erano presenti in buona parte dei caccia della 2a e 3a generazione, come potete vedere dalla seguente tabella da me creata:

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Carini, vero?

Non solo i brufoloni li schiaffavano ovunque, ma il famigerato MIC (aka Complesso Militare-Industriale) li pubblicizzava con grande orgoglio pure nella carta stampata:

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It’s the capitalism, baby!

Poi qualcuno, senza un motivo apparente, decise di intervenire con il Clerasil, e il “brufolone” scomparve improvvisamente da tutti i caccia US dalla 4a Generazione in poi, ad eccezione del Tomcat (dove era opzionale).

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Tutto questo mentre la Russia  decise di installare l’IRST su tutti i nuovi modelli, dal MiG-29 al Sukhoi Su-27 fino al recentissimo Sukhoi T-50 PAK FA.

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Ah, gia’, dimenticavo il MiG-31 Foxhound. Beh, quest’ultimo non aveva esattamente un brufolo, bensi’ un grosso plumcake semi-retrattile chiamato 8TK:

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Anche in Europa Occidentale qualcuno a un certo punto penso’ che il brufolo fosse “hip”!

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E anche qui i soliti scribacchini non tardarono a magnificare la novita’. Che poi tanto novita’ non era, visto che, oltre ai modelli americani e sovietici prima elencati, pure l’avveneristico ed europeissimo SAAB J 35F2 Draken mezzo secolo fa aveva il suo bel brufoletto! Eccolo qua, piazzato sotto il mento:

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La Svezia e’ sempre stata avanti. Non ci sono cazzi.

Ovviamente quei gran copioni dei Cinotti, da bravi schiavi del mainstream, non potevano assolutamente resistere al richiamo del brufolazzo. Ecco la foto di un Chengdu J-10 scattata qualche anno fa in una imprecisata base aerea dell’aeronautica cinese:

brufolocinese

Pare che questo genere di dispositivi verranno installati anche sul cino-indiano JF-17 Thunder, cosi’ come sui modelli di 5a generazione Chengdu J-20 e Shenyang J-31.

Ed eccoci qua nel XXI secolo con gli americani che come dei baccala’ si ritrovano senza un dannato IRST sui loro teen fighters. Beh, a dire il vero un caccia con l’IR di serie c’e’: l’F-35. Quest’ultimo e’ infatti equipaggiato con l’AN/AAQ-37 DAS, un avanzato apparato “fusion” composto da ben 6 sensori che offrono al pilota un campo di visione a 360° ed una situational awareness senza precedenti. Qui pero’ si va ben oltre il semplice “brufolotto” montato sul muso e in ogni caso il Lightning II deve ancora entrare in servizio.

Nel frattempo, i colossi Lockheed Martin e Boeing hanno deciso di metterci una pezza proponendo un apparato IRST da montare sull’ogiva anteriore di un pod/serbatoio supplementare:

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Denominato IRST21, questo sistema è stato sviluppato nell’ambito di un contratto da 135 milioni di dollari assegnato nel 2011 ed attualmente è in calendario per essere consegnato ai reparti operativi entro il 2017. Lo scorso mese la US Navy ha svolto con successo i test con un Super Hornet.

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Come dichiarano i costruttori, l’IRST21 e’ compatibile anche con altri caccia della serie teen, come l’F-15 e l’F-16.

A proposito di F-15, uno speciale IRST era gia’ stato reso disponibile qualche anno fa nel pacchetto Tiger Eyes per gli Slam Eagle (F-15K) Sudcoreani e gli F-15SG Singaporegni. Il dispositivo e’ una versione aggiornata dell’AN/AAS-42, noto per essere stato montato in precedenza sugli F-14D Super Tomcat (vedi la foto a inizio pagina) A differenza del summenzionato IRST21, AN/AAS-42 e’ “annegato” in un pilone/pod carenato sotto la presa d’aria sinistra (Station 5), immediatamente sopra il pod Sniper XR:

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E come direbbe Bob: tante belle cose fresche a tutti!


Lone Star Gunfighters

La storia inizia quando, tra le rosse montagne dei Comanche, a poche ore di cavallo dal Rio Grande, vicino a El Paso
in una baracca di lamiera, in cima a una collina, tra armadilli, serpenti a sonagli e coyotes,
Richard McLaren e la moglie Evelyn, Jonathan Sheidt, Archie Lowe, Robert Kesterson ed altri sei compagni
fondarono la Repubblica del Texas e i ribelli dichiararono guerra agli Stati Uniti d’America — Cuori Ribelli, M. Bubola.

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F-16C del 182nd Fighter Squadron, 149th Fighter Wing della Texas Air National Guard. Il 182nd traccia le sue origini nel 1943, anno della costituzione del 396th Fighter Squadron, unita’ creata per prendere parte ai combattimenti in Europa nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Il 396th venne disattivato il 20 Agosto 1946, e il giorno successivo ridesignato 182nd Fighter Squadron. Dal 1943 ad oggi questi reparti hanno volato con P-47, F-51D, F-84E, F-84G, F-51H, F-80C, F-86D, F-86L, F-102A, F-84F, F-100D, F-4C, e tre differenti Block di F-16A e C (in servizio dal 1986). Il 149th Fighter Wing nasce invece nel 1961 (Air National Guard photo by Staff Sgt. Phil Fountain).

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Altro Viper “Lone Star” commemorativo.
(Photo by  Liz Kaszynski/Lockheed Martin)

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“Verso l’infinito e oltre…” 🙂
(Photo by  Liz Kaszynski/Lockheed Martin)

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Heritage flight sopra San Antonio: un F-16C del 182nd FS accompagna un Republic P-47 Thunderbolt, primo caccia in dotazione al 396th FS.
(U.S. Air Force photo by Senior Master Sgt. Mike Arellano)

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North American F-51D Mustang ripreso accanto ad un F-4C Phantom II. L’F-51 e’ stato in servizio nel 182nd FS dal 1947 al 1951, mentre l’F-4C, dal 1979 al 1986. (Photo: warbird-central.com)

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Altro F-4C “TEXANG”
(USAF photo)

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Non e’ facile trovare immagini degli F-80 Shooting Star della Texas ANG. Bhe, questo e’ uno 🙂
L’F-80 servi’ nel 182nd Fighter Squadron dal 1955 al 1957.

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Trio di F-102 Delta Dagger. Il Deuce rimase con il 182nd FS dal 1960 al 1968 (Photo: Kerr Collection via replicainscale.blogspot)

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Dal 1957 al 1959 il 182nd FS ha operato con gli F-86D Sabre Dog. Gli esemplari ritratti nella foto appartenevano al 181st Air Defense Squadron

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Il North American F-100D Super Sabre fu in uso dal 1970 al 1978. Qualcuno pero’ ebbe qualcosa da ridire sulla qualifica di “Super” 😉

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Il 182nd FS della Guardia del Texas volo’ con l’F-84 fra il 1951 e il 1952 (versione “E” e “G”) e poi  di nuovo fra il 1968 e il 1969 (versione “F”). I Lone Star Gunfighters furono i primi piloti della Guardia ad entrare in azione durante la Guerra di Corea. In questo bel dipinto di William S. Phillips vediamo uno degli F-84E Thunderjet inviati a scortare una formazione di bombardieri B-29 in missione sui cieli della Nord Corea il 26 Giugno 1951. Quel giorno, il 1st Lt. Arthur E. Oligher, assistito dal Capt. Harry Underwood, abbatte’ un MiG-15 Nordkoreano. Si trattava del primo “kill” ufficialmente attribuito alla Air National Guard.

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F-16C Texani rischierati presso la base aerea di Caslav (Repubblica Ceca) per una serie di esercitazioni.
(U.S. Air Force photo/Capt. Randy Saldivar)

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F-16C del 182nd FS
(Photo: USAF)

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It’s a Texas thang!

L’F-16 e’ a tutti gli effetti un prodotto texano; sono infatti 40 anni che viene costruito negli impianti Lockheed Martin (ex-GD/Convair) di Fort Worth, vicino Dallas. (Photo: Lockheed Martin)

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Il 182nd FS/149th FW e’ ospitato presso Kelly Field Annex (ex Kelly AFB), adiacente a Lackland Air Force Base, a San Antonio

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Kelly Field AFB vista dall’alto. Quei grossi aerei sulla piazzola a sx sono C-5 Galaxy appartenenti al locale 433rd Airlift Wing. Kelly Field nel 2001 e’ stata incorporata all’interno del comprensorio di Lackland AFB, a sua volta parte della San Antonio Joint Base. Lackland e’ famosa anche per ospitare il 37th Training Wing, unico centro di addestramento basico dell’aeronautica statunitense. Ogni aspirante aviere dell’USAF passa obbligatoriamente da qui.


F-16: la produzione compie 40 anni

E sottolineo *produzione*. Gia’, perche’ il Viper si alzo’ in volo’ per la prima volta il 20 Gennaio 1974, seppur per cause accidentali:

Tuttavia il primo prototipo dell’YF-16 era gia’ pronto da quasi tre mesi, tanto che il roll out ufficiale avvenne il 13 Dicembre 1973,  meno di due anni dall’assegnazione del contratto. Ecco una clip girata quello storico giorno:

40 anni di produzione rappresentano un traguardo notevole per qualunque aereo, ma impressionano in modo particolare nel caso di caccia, categoria che piu’ di ogni altra sente forse il peso degli anni. Ma a dispetto dell’eta’, il Falcon e’ ancora sulla breccia, invecchiato meglio di tanti altri modelli che lo hanno preceduto. Certo, in questo lungo periodo e’ stato fisiologicamente sorpassato da macchine piu’ moderne e capaci (a partire dall’antagonista per eccellenza, il Fulcrum), ma parliamo pur sempre di un mezzo costantemente aggiornato che alle soglie del 2014 contribuisce (o ha contribuito) alla difesa di ben 25 nazioni nel mondo. Non e’ poco.

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Il 3 Aprile 2012 la Lockheed Martin ha commemorato la consegna dell’esemplare numero 4500, cifra che lo pone al posto nella categoria dei caccia a getto maggiormente prodotti della storia, appena dietro a “mostri sacri” della Guerra Fredda come il MiG-23 Flogger e l’F-4 Phantom II (rimasti pero’ entrambi in produzione per un periodo di tempo considerevolmente inferiore).

E come quattro decenni fa, il Viper viene ancora oggi costruito in Texas, negli stabilimenti della Lockheed Martin (ex Convair/General Dynamics) di Fort Worth

I PRIMI FALCON COSTRUITI E I CLIENTI DI LANCIO

Finalista assieme al Northrop YF-17 Cobra nel concorso LightWeight Fighter (LWF), il prototipo YF-16 fu costruito in due esemplari, matricole #72-1567 e #72-1568, che volarono rispettivamente l’8 Gennaio e il 9 Marzo 1974 presso la base aerea di Edwards (California). Ai comandi c’erano i piloti collaudatori della General Dynamics Phil Oestricher e Neil Anderson. Da notare che entrambi i prototipi erano privi di apparato radar.

Il programma ricevette il primo serio boost quando Belgio, Danimarca, Olanda e Norvegia si mostrarono interessate a sostituire i loro F-104G con il futuro vincitore del concorso LWF. I quattro paesi NATO avrebbero infatti seriamente considerato l’acquisto nel caso di ordini da parte dell’USAF. Proprio per questa ragione agli inizi del 1974 decisero di stipulare un accordo preliminare con gli Stati Uniti.

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Per la General Dynamics le cose iniziarono a girare per il verso giusto quando il 13 Gennaio 1975 il Segretario all’Air Force John L. McLucas dichiaro’ vincitore l’YF-16 quale caccia complementare dell’F-15 Eagle. In risposta l’USAF annuncio’ che avrebbe ordinato 650 macchine.

Ed era solo l’inizio.

Al termine di una sensazionale esibizione avvenuta al Salone Aeronautico Le Bourget di Parigi, il 7 Giugno 1975 Belgio, Danimarca, Olanda e Norvegia finalizzarono il Memorandum of Understanding con gli USA per la produzione di 348 esemplari in quello che venne presto definito come il “contratto del secolo”. L’ accordo, fra le altre cose, prevedeva l’assemblaggio delle macchine in Europa, presso gli stabilimenti della Fokker (Olanda) e della SABCA (Belgio).

Ai due prototipi iniziali seguirono otto macchine appartenenti al lotto di pre-serie denominato FSD (Full-Scale Development), che comprendeva 6 F-16A monoposto ( #75-0745/0750) e 2 F-16B biposto (#75-0751/0752). La produzione degli F-16/FSD ebbe inizio nel 1975, mentre il primo esemplare (#75-0745) effettuo’ il volo inaugurale l’8 Dicembre 1976, con ai comandi il collaudatore Neil Anderson. In termini di capacita’ questi aerei differivano in maniera significativa dai prototipi. Diversamente da questi ultimi, infatti, gli F-16 FSD erano equipaggiati con un radar Westinghouse APG-66, ospitato in un nuovo radome di maggiori dimensioni. Altre modifiche di rilievo includevano un’incremento della superficie alare (da 280 a 300 sq ft) e delle superfici di coda, cosi come delle due pinne ventrali posteriori e dello stabilizzatore verticale (entrambi ingranditi del 15%), che ora ospitava anche un apparato RWR (Radar Warning Receiver). La canopy venne altresì irrobustita in modo da resistere all’impatto di un volatile da 1.8 kg a 450 nodi. Infine vennero aggiunti due ulteriori hardpoint subalari, portando cosi’ il numero complessivo di punti d’attacco a nove. In poche parole, l’F-16 FSD fu la prima versione con autentiche capacita’ combat.

Salvo qualche problema di dentizione (legato principalmente al motore PW F100), i test degli F-16/FSD furono giudicati molto soddisfacenti, e nel 1977 l’US Air Force decise di piazzare un secondo ordine per 783 F-16A e F-16B.

Il primo F-16A di produzione (Block 1) ebbe il battsimo dell’aria il 7 Agosto 1978. Questo esemplare (matricola #78-0001) fu anche il primo consegnato ad un reparto operativo dell’USAF, ossia il 388th Tactical Fighter Wing di Hill AFB (Utah). Era il 6 Gennaio 1979. Per la cronaca, il 388th TFW raggiunse la IOC (Inititial Operational Capability) il 1 Ottobre 1980.

In totale furono costruiti 43 F-16 Block 1 (21 “A” e 22 “B”). Questi aerei si distinguevano esteticamente per il caratteristico radome di colore nero (poi dipinto di grigio a partire dal Block 5).

Nel frattempo erano state inaugurate le due previste linee di produzione europee: la SABCA nel Febbraio 1978, e infine la Fokker ad Aprile. Il primo F-16A destinato all’Europa arrivo’ a Gosselies (Belgio) il 9 Giugno 1978. Si trattava di un esemplare texano proveniente dalla catena di Fort Worth che venne impiegato dalla SABCA per le prove di assemblaggio.

Il volo inaugurale del primo F-16 assemblato in Europa (SABCA #78-0116 / FA-01) avvenne l’11 Dicembre 1978 a Gosselies. A prendere posto nei seggiolini c’erano il collaudatore belga Serge Martin e l’onnipresente Neil Anderson. La Fokker olandese dovette invece attendere circa sei mesi prima di vedere un loro aereo alzarsi in volo, e precisamente fino al 3 Maggio 1979.

L’Aeronautica Belga fu anche la prima in Europa ad ottenere il Falcon, con consegne a partire dal 23 Marzo 1979 presso il 349th Squadron del Fighter Wing No 1. Seguirono le aviazioni di Olanda (#78-212 / J-212 / 6 Giu 1979), Danimarca (#78-0174 / E-174 / 15 Feb 1980) e Norvegia (#78-0272 / #272 / 29 Apr 1980).

L’Iran doveva essere uno dei sei originali clienti di lancio dell’F-16, con un portfolio ordini iniziale di 160 macchine (#78-0308/467). Tuttavia la caduta del regime filoamericano dello Scia’ Mohammad Reza Pahlavi (avvenuta nel 1979) fece naufragare ogni piano. Gli esemplari prenotati dall’Iran finirono ironicamente all’Aeronautica Israeliana. I primi Falcon israeliani (conosciuti in loco come “Netz”, ossia “Falco”) erano quattro F-16A (#78-0308/311 – #100/#102/#105/#107) consegnati nel Luglio 1980 dopo un volo dagli USA durato ben 11 ore.

Questi furono i primi Viper consegnati ai primi sei clienti: USA, Belgio, Olanda, Danimarca, Norvegia e Israele. Per saperne di piu’ sulla storia dell’F-16, vi consiglio caldamente di visitare l’ottima pagina presente sul sito di Joe Baugher, che tratta con grande dovizia di particolari la storia di questo splendido aereo dalle origini, sino ai giorni nostri. La pagina e’ raggiungibile al seguente link: http://www.joebaugher.com/usaf_fighters/f16.html

E ora passiamo alla consueta gallery!

– THE FIRST VIPERS, 1973-1980 –

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Il padre dell’F-16: il Convair Model 401, progetto creato in risposta alla specifica LWF dell’US Air Force. Nonostante la Convair fosse stata acquistata dalla General Dynamics nel 1953, in pratica l’ufficio progettazione e gli impianti di Fort Worth mantennero il nome originale. (Photo: Lockheed Martin)

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Il primo YF-16 (#72-01567) a Edwards AFB
(USAF photo)

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Il prototipo YF-16 accompagna il rivale Northrop YF-17 Cobra durante i collaudi avvenuti nel 1974. A dispetto della sconfitta della Northrop, l’YF-17 fu in seguito ripescato dalla US Navy e usato come base di partenza per la realizzazione di un nuovo cacciabombardiere navale: il McDonnell Douglas F/A-18 Hornet (Photo: USAF)

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Il secondo YF-16 (72-01568) durante i test di lancio con bombe laserguidate GBU-10/16 e pod ATLIS II. Notare nel muso le bandierine dei sei primi clienti di lancio, incluso l’Iran, che pero’ non ha mai ricevuto questo aereo. (USAF Photo)

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I primi due F-16 FSD (Full-Scale Development) costruiti: in primo piano il #75-0745 e in secondo piano il #75-0746
(General Dynamics photo)

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Il primo YF-16 (a sx) e il primo F-16 FSD fotografati assieme. Notare la differente forma del radome radar.
(Photo: Lockheed Martin)

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F-16 FSD e F-16A
(Photo: General Dynamics)

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La cerimonia di consegna del primo F-16A di produzione (#78-0001) nell’Agosto 1978
(Photo: Lockheed Martin)

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F-16A s/n #78-0001, il primo Viper di serie consegnato all’USAF. Notare il radome nero, i due missili AIM-9J alle estremita’ alari, il pod ECM AN/ALQ-119 e il serbatoio supplementare da 300 galloni in posizione ventrale. (USAF photo)

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Tre F-16A prima serie dell’USAF in volo sopra Edwards AFB il 26 Maggio 1979
(USAF photo)

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Il FA-02 (#78-0116) fu il primo F-16A costruito in Europa, nonche’ il primo consegnato alle Force Aérienne Belge. Il Belgio acquisi’ un totale 160 macchine (Photo: Michel Klaver collection via F-16.net)

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F-16A J-212 (#78-0212), primo Falcon entrato in servizio nella Reale Aeronautica Militare Olandese (Koninklijke Luchtmacht). L’Olanda ottenne 213 macchine. (Photo credit: Maurits37 via fightercontrol.co.uk)

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E-174 (#78-0174), primo F-16A Danese consegnato alla Flyvevaben. La Danimarca acquisto’ un totale di 77 esemplari. (Photo credit: Fred Willemsen via Airliners.net)

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#272 (#78-0272), primo dei 74 F-16 acquistati della Luftforsvaret (Forze Aeree) Norvegesi.
(Photo:  Kongelige Norske Luftforsvaret)

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Quattro F-16B appartenenti alle Forze Aeree di Danimarca, Olanda, Belgio e Norvegia
(Photo: Lockheed Martin)

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Il 107 (#78-0311) fu il quarto F-16A consegnato all’Aeronautica Israeliana. Questo esemplare faceva parte dei primi 18 Block 5 consegnati nell’ambito dell’operazione Peace Marble I (1980-1981). Il #107 e’ un autentico “veterano” dei cieli, in quanto non solo fu uno dei protagonisti dell’audace attacco al reattore nucleare iracheno avvenuto nel 1981, ma l’anno successivo riusci’ anche a collezionare ben 7 vittorie aeree. Israele ad oggi ha ottenuto ben 362 macchine, di cui 50 surplus dall’USAF. (Photo credit: Zachi Evenor and MathKnight  via Wikipedia under the Creative Commons Attribution 2.0 Generic license)