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L-ATV & M-ATV (was: le dimensioni contano)

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Per coloro che si volessero fare un’idea delle dimensioni dell’L-ATV (vincitore del programma JLTV e sostituto dell’Humvee protetto) contrapposto al suo fratello maggiore M-ATV, acquisito negli anni passati principalmente per il teatro Afghano. Il primo verra’ procurato in circa 54.000 esemplari, il secondo invece e’ stato sino ad ora prodotto in circa 10.000 unita’.

Altra immagine dei due veicoli fotografati assieme ad altri popolari mezzi della Oshkosh

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Qui invece le differenze fra un Up-Armored Humvee (UHA) e un M-ATV

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Infine una bella foto vintage

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Veicoli 4×4 standard dell’US Army – 1940’s – 1980’s (Jeep MA, Jeep MB, Jeep M38, Jeep M38A1, Ford M151A1, Ford M151A2 e AM General Humvee)

 


I Caramba alla conquista di Ramadi

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No, vabbeh, vedere quelle colonne di Humvee protette delle forze antiterrorismo irachene color blu notte per le strade di Ramadi (Iraq) mi ha fatto venir in mente la Benemerita 🙂

Cmq Forza Esercito Iracheno!


I LeMay de noantri

Come cazzo e’ che tutte le volte che capita qualche attentato terroristico di matrice islamica improvvisamente si palesano frotte di emuli in pantofole di Giulio Douhet, Curtis LeMay e Sir Arthur Harris? E spiana, e pialla, e vetrifica. E che due coglioni. Un po’ come se lo sgancio di bombe e missili cruise possa in qualche modo risolvere il problema alla radice.

Ogni volta che decollano bombardieri per attaccare imprecisati bersagli in qualche paese del menga, beh io mi tocco le palle.

Tutto cio’ mi fa venire in mente una nota citazione di Paul Vann:

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Foto dal Set: Courage Under Fire

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Il Crew Chief Altameyer (Seth Gilliam) e il Capitano Karen Walden (Meg Ryan) sopra un UH-1V MEDEVAC durante le riprese di “Courage Under Fire” (Il Coraggio della Verita’), lungometraggio diretto nel 1996 da Edward Zwick ed interpretato da Denzel Washington (Lt. Col. Nathaniel “Nat” Serling) e Matt Damon (Spc Ilario).

In “Courage Under Fire” Altameyer e Ryan vestono i panni dell’equipaggio di uno Huey Dustoff (Air Ambulance) della 44th Medical Brigade (notare il distintivo sulla spalla) un’unita’ di sanita’ formata nel 1965 e attivata a Fort Sam Houston (Texas) nel Gennaio 1966 e attualmente basata a Fort Bragg (North Carolina).

La 44th ha partecipato alla guerra in Vietnam (1966-70), all’operazione Urgent Fury (1983, Grenada), Just Cause (1989, Panama), Desert Storm (Iraq e Kuwait 1990-91), Uphold Democracy (1994-95, Haiti), Enduring Freedom (2011, Afghanistan) e Iraqi Freeedom (2003-2004, Iraq).

In basso, lo Huey di Walden e compagni giunge ad Al Bathra per recuperare morti e feriti. In primo piano uno dei carri M1A1 Abrams usati dalla produzione. In realta’ si tratta di vecchi Centurion inglesi ben camuffati 🙂

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Il Colonnello Nat Serling (Denzel Washington) osserva la partenza dello Huey di Walden.

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cav441 Le scene ambientate in Iraq furono girate in una zona remota al di fuori di El Paso (Texas), vicino al confine con il Messico.

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“Nat” Serling (Denzel Washington) fa cantare la Browning dell’Abrams

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Il Lt. Col Serling (Denzel Washington) con uno dei suoi uomini, il Sergeant Patella (Sean Austin).

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Meg Ryan e Matt Damon nei panni del Cpt Karen Emma Walden e dello Spc Ilario. Sullo sfondo alcuni Black Hawk. Il film non ottenne l’appoggio dal Pentagono, ragion per cui la produzione dovette fare a meno degli UH-60. In compenso riuscirono a recuperare un paio di AH-1 Cobra ex-US Army presso un’operatore privato.

COURAGE UNDER FIRE,  TM and Copyright (c) 20th Century Fox Film Corp. All rights reserved. Matt Damon, 1996, Army pilot

Lo Specialist Ilario (Matt Damon) a bordo di uno Huey

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Walden e il suo co-pilota (un WO ovviamente).

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Meg Ryan punta la sua M9 contro… un commilitone stronzo 🙂

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Lo Huey di Walden arriva sul luogo del disastro. In molti all’epoca fecero giustamente notare che tutti gli elicotteri Dustoff volano disarmati (fatta eccezione per l’armamento individuale difensivo dell’equipaggio composto da Beretta M9 e fucili M16). A dispetto di cio’, uno dei protagonisti (il SSG Monfriez, interpretato da un buon Lou Diamond Philips) lo si vede brandire una mitragliatrice M249 SAW. Errore? Direi di si, anche se a parziale difesa della produzione andrebbe fatto notare che il protagonista in questione non apparteneva ad alcuna unita’ medica e che la M249, essendo un’arma automatica di squadra, non e’ parte integrante dello Huey come ad esempio lo potrebbe essere il sottosistema M23. Chiamiamola semplicemente “licenza” per venire incontro alle esigenze dettate dal copione. E’ un cazzo di film, dopotutto! 🙂

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La controversa SAW di Monfries in azione. Sulla sx si nota la patch della 82nd Airborne.

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Il Dustoff sorvola una postazione irachena rinforzata da un carro T-54.

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No, non e’ stato lo Huey a combinare quel casino, bensi due “stracazzuti A-10” (cit).

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Eccoli qua i “big ass A-10” prima di sterilizzare l’area con il “napalm”  (Fuel Air). Non si tratta di veri A-10 ma di semplici modelli in scala radiocomandati.

dossier33Il dossier su Karen Walden preparato dal Pentagono

cavArriva la cavalleria! Sullo sfondo un Cobra mitraglia le posizioni irachene con il suo cannone da 20mm

cav2E vai di razzi da 70mm…

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Closeup di un AH-1 Cobra. Nonostante la presenza dell’Apache quale principale elicottero d’attacco, l’AH-1 prese comunque parte alla guerra del Golfo, sebbene nelle sole unita’ di cavalleria aerea. Dopo Desert Storm il Cobra fu gradualmente trasferito alle unita’ della Army National Guard, dove rimase in servizio fino al 2001.

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I due Cobra noleggiati dalla produzione

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Il crash site con il finto Black Hawk
(Photo: Thom Willey / SOURCE)

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Walden con il suo equipaggio in una tenda durante ODS

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Il Cpt Walden durante il giuramento nelle vesti di ufficiale dell’Army Medical Corps (MC). Notare il Caduceo simbolo della specialita’.

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Denzel in BDU Woodland fa sempre la sua porca figura 🙂

Il-coraggio-della-verita-cover-locandina-2La locandina originale


Consegnato il primo F-16 alle Forze Aeree Irachene

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Nel corso di una cerimonia tenuta agli impianti della Lockheed Martin di Fort Worth (Texas), lo scorso 5 Giugno e’ stato consegnato ufficialmente il primo dei 36 F-16 ordinati dalle Forze Aeree Irachene (Al Quwwa al Jawwiya al Iraqiya). Nel dettaglio, si tratta di un biposto F-16D Block 52 (Serial Number 1601). Per i piloti iracheni si tratta di un giorno storico, visto che con la consegna dei Viper – che per la cronaca dovrebbe concludersi nell’autunno del 2017 –  la ricostituita aeronautica militare potra’ nuovamente disporre di reparti per la difesa aerea. Gli ultimi voli di aerei da caccia iracheni risalgono infatti al Marzo-Aprile 2003, durante l’assai controversa invasione anglo-americana che pose fine al regime di Saddam Hussein. L’Iraq e’ il 27° cliente del texan fighter per eccellenza, la cui produzione ha superato dopo 40 anni le 4540 unita’  (Photo credit: Lockheed Martin).

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Nota: I Falcon iracheni verranno dislocati presso la base aerea di Balad, a Nord di Baghdad.

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Prime immagini Mi-28 Iracheni

Il blog http://secret-difa3.blogspot.com ha postato in esclusiva un paio di immagini degli elicotteri d’attacco Russi Mi-28NE Havoc recentemente consegnati all’aeronautica militare Irachena (Al Quwwa al Jawwiya al Iraqiya). Secondo il blog in oggetto, sarebbero gia’ 23 le macchine prese in consegna dal martoriato stato dell’Asia Occidentale.

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Photo source: http://secret-difa3.blogspot.com

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Photo source: http://secret-difa3.blogspot.com


Il Soldato della Settimana

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Una risposta diretta a questa roba qui:

http://www.corriere.it/esteri/13_settembre_08/militari-usa-reddit_87bf1b32-1873-11e3-9feb-01ac3cd71006.shtml

Eppero’ questi signori dicevano fino all’altro ieri che non bisogna mai prestare mai il fianco al nemico proprio per ragioni di propaganda.

Ad ogni modo sarebbe stato carino vedere manifestazioni simili prima dell’invasione in Iraq, quando si stava muovendo un dispositivo militare di 250 mila uomini. Nel caso della Siria, invece, non prevedo “boots on the ground”, al massimo attacchi di cruise e droni per qualche giorno contro i soliti obiettivi militari (speriamo!). Ve la ricordate la famigerata Monica’s War? 🙂 (e si, anche allora c’era un democratico alla Casa Bianca!).

Vabbeh, fettine per tutti. Ve le meritate.

BTW: ecco cosa mi e’ arrivato in risposta in E-Mail:

La guerra in Siria è un altro tassello contro la famiglia cristiana tradizionale. I gruppi LGBTIQ mainstream vengono finanziati da personalità filo-israeliane, con lo scopo di essere  tutti omosessuali in carriera, con la pelle bianca e che “sposano”, appunto, la pratica omonazionalista tout court.

Ci opponiamo dunque a qualunque forma di omonazionalismo, che vede i soggetti lgbit appiattirsi alle logiche economiche, politiche e fisiche di una società eteronormata; una società che non accetta nè riconosce la diversità eccentrica dei soggetti lgbit e che ci vuole tutt* normalizzate o presunt* tali. Una società che in cambio dell’anonimato (anche come soggettil gbitq) ci illude della concessione di diritti. O, forse, siamo noi a credere in tale illusione in cambio del nostro appiattimento?

LOL. Poi qualcuno un giorno dovra’ spiegarmi questa fissa dei gay e degli israeliani collegati alla guerra civile Siriana.