[VIDEO PREVIEW] Visita ad un sito Minuteman III

Lesley Stahl, corrispondente della CBS per il newsmagazine “60 Minutes”, e’ andata a visitare un sito di lancio per ICBM Minuteman III presso la Francis E. Warren AFB, nel remoto Wyoming. Un privilegio concesso a pochi. Il tempo da quelle parti sembra essersi fermato agli anni Settanta, anche a livello di apparecchiature, computer (senza accesso a internet) e telefoni, rigorosamente analogici (nonche’fetenti). Pensate che gli avieri usano ancora i Floppy Disk flessibili da 8 pollici (200 mm)!

Qui di seguito potete vedere una breve anteprima. La puntata completa andra’ invece in onda oggi alle 19.00 sulla CBS (quindi penso che entro lunedi’ o martedi si possa vedere online).

A quanto riferito dalla CBS, Lesley Stahl discutera’ con avieri e ufficiali non solo del problema dell’obsolescenza degli equipaggiamenti, ma anche del ben noto decadimento del morale del Missileer, una figura che con la fine della Guerra Fredda e la caduta dell’URSS ha perso sempre piu’ prestigio fino a diventare uno degli incarichi meno desiderabili delle forze armate statunitensi. I fatti dell’11 Settembre e la guerra al terrorismo hanno poi contribuito a dare la mazzata finale alla ragion d’essere dei vituperati Missilisti“, recentemente balzati alla cronaca per  una serie di imbarazzanti scandali. Il senso d’impotenza e d’inutilita’ che assale molti degli avieri assegnati ai silos missilistici e’ infatti un problema che non va sottovalutato. Certo, qualche generale tirera’ fuori il solito vecchio discorso sul ruolo della deterrenza, ma questo genere di retorica non convince piu’ come un tempo, ed inoltre e’ stupido pensare che questo basti a tenere alto il morale e motivati gli uomini. Non aiuta nemmeno il fatto di svolgere un lavoro estremamente monotono per lunghi periodi in installazioni sotterranee e per di piu’ in alcune delle aree piu’ isolate e disabitate del paese, con ben pochi svaghi e divertimenti a disposizione. Luoghi dove a farla da padrona e’ l’ incontaminata natura selvaggia dominata da sterminate pianure, montagne e grandi parchi naturali (Yellowstone e Grand Teton nel caso del Wyoming).

Una cosa e’ certa: e’ necessaria una radicale riforma del dispositivo missilistico nucleare, per troppo tempo abbandonato a se stesso e sottofinanziato. Sempre che si voglia continuare a mantenere uno strumento credibile e in buone condizioni di sicurezza (e lo dico da persona favorevole allo smantellamento degli arsenali nucleari).

cya
A.

6 Risposte

  1. Francesco

    Interessante, grazie per la segnalazione, non vedo l’ora di vedere il servizio.

    Comunque non concordo con te sugli arsenali nucleari, che secondo me sono la ragione principale per cui sarà difficile il ripetersi di conflitti globali come quelli del XX secolo. L’attuale crisi in Ucraina come niente potrebbe evolversi in una guerra tra grandi potenze, se non che nessuno ha voglia di incominciarla sapendo che l’altro ha pronte migliaia di testate.

    Per come la vedo io il premio Nobel per la pace dovrebbero darlo a Oppenheimer e Fermi, altro che l’inutile Obama.

    aprile 29, 2014 alle 5:10 PM

    • Aleks

      Ciao Francesco,

      Eh, cosa vuoi che ti dica? E’ un dibattito che non credo si esaurira’ mai. Per quanto mi riguarda neglii ultimi anni ho rivisto diverse miei posizioni nei confronti del mantenimento degli arsenali nucleari, cosi’ come sul ruolo e l’importanza della deterrenza. Parlando appunto di deterrenza, questa a mio avviso contribuiva ad una certa “stabilita’” quando vigeva il bipolarismo. In un sistema multipolare come quello odierno, ha perso IMHO sempre piu’ di efficacia e credibilita’.

      Se hai tempo ti consiglio di ascoltarti l’intervento del professor Leopoldo Nuti in questo video:

      (Il succo dell’intervento di Nuti va dal minuto 14:00 al minuto 53:00 circa).

      Ma poi ancora l’eccessiva enfasi posta sulle forze nucleari, a detrimento di quelle convenzionali, ha indubbiamente creato squlibri che poi hanno portato a ripercussioni quando si e’ dovuto fare i conti con quella puttana della realta’ (Corea, Vietnam, etc) e non con gli scenari apocalittici dei vari Dr. Stranamore.

      Per il resto i discorsi retorici dei generali statunitensi sulla deterrenza li trovo ormai stantii. Il morale e la motivazione sono fondamentali. Quando un “missileer” 25enne isolato nel sua postazione in Montana vede in tv due grattacieli tirati giu’ da aerei di linea e il pentagono colpito, inizia a porsi due o tre domande sul proprio ruolo. Se poi i generali che fanno i pistolotti (e che dovrebbero dare l’esempio) sono come il silurato Michael Carey (gia’ cmd. della 20th AF e del STRATCOM proprio a Warren AFB e asst. del cmd. dello Space Command) e’ chiaro che c’e’ qualcosa non va 🙂

      aprile 30, 2014 alle 10:58 am

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  4. No Pasaran

    Preparativi per attaccare l’ Iran con armi nucleari. “Nessuna opzione è fuori dal tavolo”

    Il mondo è a un bivio pericoloso. L’America è su un sentiero di guerra.

    La terza guerra mondiale non è più un concetto astratto.

    Gli Stati Uniti e i suoi alleati si stanno preparando a lanciare una guerra nucleare contro l’Iran con conseguenze devastanti.

    Questa avventura militare minaccia, nel vero senso della parola, il futuro dell’umanità.

    http://www.globalresearch.ca/preparativi-per-attaccare-l-iran-con-armi-nucleari-nessuna-opzione-fuori-dal-tavolo/28436

    aprile 30, 2014 alle 4:36 PM

    • Aleks

      ma ancora con ‘ste cagate? E’ dal 2002 che dicono che e’ imminente un attacco all’Iran. 12 anni. Ma andiamo.

      Ah, e l’articolo che hai postato e’ del 2011!

      Globalresearch? Anche peggio dei gufi di Debka.

      aprile 30, 2014 alle 5:38 PM

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