Archivio per agosto, 2008

Vola il Sikorsky X2

E’ forse ancora presto per parlare di pietra miliare come hanno fatto alcuni osservatori, ma intanto il prototipo del dimostratore Sikorsky X2 si e’ finalmente alzato in volo per la prima volta, seppur per appena 30 minuti. Il tanto atteso evento e’ avvenuto un paio di giorni fa allo Schweizer Aircraft rapid prototyping facility a Horseheads, New York. Ai comandi c’era l’ingegnere e collaudatore della Sikorsky Kevin Bredenbeck.

Concepito per raggiungere velocita’ di crociera superiori ai 250 nodi, l’X2 e’ propulso da una turbina LHTEC T800 da 1452 shp, nata in origine per equipaggiare l’altrettanto futuristico ma fallimentare RAH-66 Comanche, progettato dal consorzio Boeing/Sikorsky.

La “Phase 1” dei test avra’ lo scopo di esplorare e dimostrare le prestazioni in hovering del rotore coassiale rigido a ridotta resistenza aerodinamica, mentre le fasi successive comprenderanno, fra le altre cose, le prove di volo ad alta velocita’, che avverranno in modo graduale per comprensibili ragioni di sicurezza. L’obiettivo, come gia’ detto, e’ quello di raggiungere almeno i 250 nodi (oltre 460 kmh).

Il rotore coassiale, unito alla presenza di una grande elica spingente esapala e ad un sofisticato sistema fly-by-wire, consentira’ al pilota di ottimizzare l’elicottero per operare ad ogni regime di volo, garantendo le massime prestazioni a seconda dell’impiego.

Se i test daranno esito positivo, ci potrebbero essere buone probabilita’ di vedere queste tecnologie applicate a macchine di serie entro il prossimo decennio, almeno secondo Steve Estille, vicepresidente del ramo commerciale della Sikorsky. La casa ha anche fatto sapere che il progetto sara’ completame4nte scalabile, e che sono in corso studi preliminari in merito ad una versione “heavylift” capace di trasportare carichi interni fino a 20 tonnellate (40 se esterni). E ci sarebbe pure una versione armata in cantiere, ma e’ ancora presto per fare qualunque previsione in tal senso.

A dispetto delle interessanti prospettive militari, per il momento la Sikorsky sembra essere piu’ interessata al remunerativo mercato delle macchine civili leggere e medie, settore nel quale e’ attualmente presente con l’S-76 e l’S-92. Infine, date le potenziali alte prestazioni, la casa avrebbe in mente di fare concorrenza persino al convertiplano Bell/Agusta BA609.

Insomma, se tutto va come previsto, ne vedremo delle belle!

C’e’ urgente bisogno di nuovi Igor Sikorsky, Larry Bell e Frank Piasecki 🙂


Walkaround

I precursori tecnologici

Nonostante l’X2 sia un progetto nuovo, alcune importanti soluzioni da esso adottate erano gia’ state sperimentate nei decenni passati su macchine tecnologicamente pregiate come il Sikorsky XH-59A (rotori coassiali rigidi controrotanti) e Lockheed AH-56 Cheyenne (rotore rigido ed elica spingente). Ecco un paio di foto interessanti:


[Video] Autobots per le strade di Long Beach

Ah, questi paparazzi.


Dialoghi fra dittatori

Intercettato su freenode

<DearLeader> per anni ho considerato il Baroon privo di talento nel pompino
<DearLeader> svogliato, stancabile rapidamente e di tecnica, impeto enfasi e costanza assolutamente insufficienti allo scopo
<DearLeader> poi da un annetto o forse meno….
<DearLeader> il delirio progressivo
<DearLeader> aumentata la resistenza, la tecnica sensibilmente migliorante e soprattutto la sborrata in bocca
<DearLeader> mentre continua il gesto è diventata la prassi
<DearLeader> e ultimamente si sono raggiunti livelli quasi da Fidel, che era il poeta del blowjob
<Ahmadinejad> …
<DearLeader> mano serrata alla mazza e in leggero e sapiente sfasamento rispetto alla discesa in avvitamento della bocca
<DearLeader> affondo totale e lingua avvolgente sull’intera corona del glande
<DearLeader> con risucchio saltuario non solo coreografico
<DearLeader> ti stai masturbando? sembri rigido e non collaborativo nella discussione
<Ahmadinejad> guarda che non sono morboso come te eh 🙂
<DearLeader> lui, niente, ho solo capito i gesti giusti da fare
<Ahmadinejad> in questo momento penso più a come nuclearizzare Israele che altro 🙂
<DearLeader> sciocchino, sempre al lavoro pensi, dai, chi ti scopi in sto periodo ?
<Ahmadinejad> la mia mano 🙂
<DearLeader> uh, come mai? Non ci sono piu’ i dittatori di una volta?
<Ahmadinejad> gia’, un pol pot oggi te lo sogni
<DearLeader> anche li in Iran sono tutte checche?


[Video] Manovra anti-tisana


We Were Soldiers…. – update

Visto che questo blog si occupa spesso di elicotteri, non posso fare a meno di ricordare la recente scomparsa del Maggiore pilota Ed “Too Tall” Freeman, che si distinse eroicamente durante la battaglia di Ia Drang (14-18 Novembre 1965), in Vietnam e che per le sue azioni ricevette la Medal of Honor, seppur con piu’ di 35 anni di ritardo (vergogna, ma c’e’ a chi e’ andata peggio).

Freeman, nato in Mississippi nel 1927, all’epoca dei fatti era Flight Leader e vicecomandante della A Company, 229th Assault Helicopter Battalion, 1st Cavalry Division (Airmobile). Ai comandi del suo elicottero, il giorno 14 Novembre appoggio’ incessantemente un battaglione di fanteria attaccato e accerchiato da tre battaglioni Nordvietnamiti.

L’unita’ di terra coinvolta’, il 1st Battalion, 7th Cavalry, ormai a corto di munizioni e con numerosi morti e feriti da evacuare, fu costretta a chiudere la zona d’atterraggio X-Ray a causa dell’intenso fuoco nemico che impediva l’atterraggio dei vitali elicotteri. In poche parole l’unita’ era tagliata fuori dal resto del mondo, visto che quella precisa “Landing Zone” era l’unica via per ricevere qualunque tipo di supporto.

Incurante di quello che stava avvenendo e preoccupato per la sorte dei suoi compagni d’armi, l’allora Capitano Freeman, a bordo di uno Huey disarmato, decise di affrontare il fuoco di sbarramento nemico per consegnare munizioni, acqua e scorte mediche al battaglione assediato.

Le azioni di Freeman ebbero un impatto rilevante sia sul morale, sia, sopratutto, ai fini della sopravvivenza stessa del 1° Battaglione, consentendo a quest’ultimo di continuare a combattere e resistere ai violenti attacchi nemici. Senza lo spirito d’iniziativa ed il coraggio di Freeman l’unita’ avrebbe sicuramente lamentato un numero molto superiore di perdite.

Ma il suo contributo non si concluse li. Quando i piloti degli elicotteri da evacuazione medica si rifiutarono di alzarsi in volo, a causa dell’intenso fuoco proveniente da terra, il Capitano Freeman prese personalmente in mano la situazione, volando in 14 missioni di soccorso, ed evacuando almeno 30 soldati gravemente feriti. Alcuni di essi non sarebbero mai sopravvissuti senza la solerzia di Freeman.

Tutti i voli vennero effettuati entro a 100-200 metri dal perimetro difensivo in una minuscola zona d’atterraggio appositamente allestita dall’1/7.

Ed Freeman si e’ spento lo scorso 20 Agosto a Boise, Idaho, a seguito di complicazioni cardiache dovute al morbo di Parkinson.

NOTE

– Il 1st Battalion, 7th Cavalry era formato da tre compagnie fucilieri (Alpha, Bravo Charlie), piu’ una quarta compagnia armi pesanti (Delta), per un totale di 450 uomini circa. I trasporti via aria erano garantiti dalla A Company, 229th Assault Helicopter Battalion (AHB), equipaggiata con 16 elicotteri UH-1 Huey, suddivisi in 4 plotoni da 4 elicotteri ciascuno. Ogni Huey trasportava, in media, dai 10 ai 12 soldati in assetto da combattimento, che significa che per spostare l’intero battaglione occorrevano almeno quattro viaggi.

– La A co. /229th AHB era comandata dal Maggiore Bruce Crandall, anch’esso decorato con la Medaglia d’Onore.

– Nel film “We Were Soldiers” (di Randall Wallace, 2002), il personaggio di Ed Freeman viene interpretato dall’attore Mark McCracken.


Un suggestivo filmato delle operazioni elitrasportate del 1° Cavalleria con alcune sequenze girate a Ia Drang nel 1965


16 Luglio 2001. Ed Freeman mentre riceve la Medaglia d’Onore dal Presidente George W. Bush.


Freeman mostra la MoH (photo courtesy Mike Johnson)


Freeman in una foto recente (Chris Butler / Idaho Statesman)

Anche in memoria del Warrant Officer 1 John M. Rizzo Jr. (Oceanside, NY, 1948 – Thua Thien, Repubblica del Vietnam, 1970)
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AKC-130J

Tanker-Cargo-Aerocannoniera… e poi?

http://www.marinecorpstimes.com/news/2008/04/marine_gunship_042308w/


Alby